Reazioni avverse al cibo: allergie, intolleranze e celiachia
di Valentina D. Mangano
Allergie alimentari
L’allergia è una reazione avversa del sistema di difesa del nostro organismo (il sistema immunitario) a una molecola (detta antigene, cioè che genera anticorpi) presente nell’ambiente e che solitamente è innocua. Nel caso delle allergie alimentari, il sistema immunitario attacca per errore proteine contenute nel cibo. Gli alimenti che provocano la maggior parte delle allergie sono : il latte, le uova, i pinoli, le noci, i frutti di mare, il grano e la soia. I sintomi sono vari: dal semplice arrossamento con prurito e gonfiore si arriva a vomito, crampi addominali e diarrea. In alcuni casi l’allergia può creare problemi estremamente gravi, come difficoltà respiratorie o perdita di conoscenza.
I sintomi si possono manifestare in un arco di tempo che varia da qualche minuto a un paio d’ore dopo l’ingestione del cibo che provoca allergia. Non è ancora chiaro come mai alcune persone vadano incontro a queste peculiari reazioni immunitarie: le cause sono sia di tipo ereditario che ambientale, e ciò rende difficile prevenire e curare le allergie alimentari.
L’unico modo per proteggersi dai sintomi è quindi eliminare dalla dieta gli elementi che causano l’allergia, facendo attenzione anche alle piccole tracce contenute nella preparazione di diversi cibi.
Intolleranze alimentari
L’intolleranza alimentare è una reazione avversa a determinati cibi che si verifica ogni volta che si mangia il cibo in questione, specialmente in grandi quantità. Sono diverse dalle allergie perché non coinvolgono il sistema immunitario e di norma sono assai meno rischiose. Vanno anche distinte dall’avvelenamento, causato da sostanze tossiche contenute nel cibo che hanno un effetto su chiunque le ingerisca. Le intolleranze sono invece dovute all’assenza o alla quantità insufficiente nell’organismo di particolari enzimi, le molecole che servono alla digestione completa del cibo. I soggetti intolleranti al lattosio (uno zucchero contenuto nel latte di mucca) per esempio hanno una carenza dell’enzima lattasi, necessario per rompere lo zucchero in parti più piccole e semplici che possano essere assorbite nel circolo sanguigno. Il cibo parzialmente indigerito può provocare sintomi piuttosto fastidiosi come flatulenza ed eruttazione, nausea, gonfiore e dolore addominali, diarrea.
I sintomi compaiono circa mezzora dopo aver mangiato il cibo a cui si è intolleranti, e la loro intensità dipende sia dalla quantità di cibo ingerita sia dalla gravità della deficienza enzimatica. La causa delle intolleranze, come quella al lattosio, è di tipo genetico.
L’intolleranza si risolve piuttosto semplicemente eliminando il cibo in questione dalla propria dieta.
La celiachia
La celiachia è una malattia infiammatoria spesso confusa con allergia al grano o intolleranza al glutine (una proteina contenuta in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, ecc.), a causa della sovrapposizione dei sintomi. A differenza di intolleranza e allergia, la celiachia è una condizione permanente ed è dovuta a una reazione autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca il nostro stesso organismo. Infatti nei soggetti celiaci il glutine, una volta ingerito, si lega alle cellule dell’intestino tenue attivando il sistema immunitario che ne attacca le pareti; le mucose intestinali così danneggiate non sono più in grado di assorbire efficacemente acqua e nutrienti, nonché di produrre gli enzimi necessari alla digestione di diversi cibi, come lattosio e carboidrati, causando intolleranze.
I sintomi sono piuttosto gravi e vanno da anemia, osteoporosi, infertilità fino a marcata perdita di peso. Questa patologia ha una forte base ereditaria e può essere scatenata da diversi stimoli ambientali tra cui infezioni virali.
È importante che le persone affette da questa malattia evitino con cura di venire in contatto con il glutine, non solo eliminando i cibi che lo contengono, ma anche utilizzando stoviglie differenti da quelle usate per cucinarli.
Bibliografia
Immunobiology, 5th edition. Charles A Janeway, Jr, Paul Travers, Mark Walport, and Mark J Shlomchik. New York: Garland Science; 2001.
Sitografia
http://www.epicentro.iss.it/problemi/intolleranze/intolleranze.asp