Come un’opera d’arte
(o quasi)
Paola usa gli ingredienti per costruire qualcosa di gradevole, un’opera compiuta, come farebbe un pittore. Le sue ricette prevedono l’uso di stampini, coppapasta e teglie monoporzione, perché ama costruire piatti individuali disponendo il cibo in modo quasi architettonico.
“Nel far cucina mi piace l’impegno nell’elaborazione, la sfida al mio essere cuoca, alle mie capacità. La cucina quotidiana può essere anche noia, costrizione. Se sono io a condurre il gioco, può trasformarsi in qualcosa di creativo, che la fa uscire dalla banalità”.