- 200 g di fagioli borlotti (in Veneto, preferibilmente di Lamon) secchi
- 2 cespi di radicchio tardivo di Treviso
- 1 cipolla rossa
- 1 carota
- 1 foglia di alloro, alcune foglie di salvia
- 1 spicchio d’aglio
- 1 l di brodo vegetale
- olio extravergine di oliva
- noce moscata, sale e pepe
Mettere in ammollo i fagioli per 12 ore, quindi lessarli in abbondante acqua in una casseruola, possibilmente di coccio.
Fare un soffritto con poco olio, la cipolla affettata finemente, lo spicchio d’aglio tritato e la carota a cubetti molto piccoli, aggiungere l’alloro, la salvia e 2/3 dei fagioli, un paio di mestoli di brodo e proseguire la cottura.
Pulire e lavare accuratamente il radicchio, compreso il pezzo di radice che dovrà essere spellata e tritata finemente, tagliare le foglie a pezzi di 1 cm di lunghezza e aggiungere ai fagioli col restante brodo, continuare la cottura a fuoco moderato.
Passare i fagioli messi precedentemente da parte con l’aggiunta di un poco della loro acqua di cottura per ottenere una purea cremosa.
Quando le verdure della zuppa saranno cotte, aggiungere la purea di fagioli, insaporire con una grattata di noce moscata e riportare a bollore, cuocere ancora pochi minuti e servire con una macinata di pepe e un filo d’olio crudo.
Quando non è disponibile il radicchio tardivo di Treviso, potete preparare la zuppa con altri radicchi rossi: il precoce di Treviso, o quello di Chioggia o il veronese, e sarà altrettanto gustosa. Se vorrete farla di gusto più delicato, sostituite i fagioli borlotti con fagioli cannellini o ceci, seguendo lo stesso procedimento. Nel caso dei ceci sostituite la salvia col rosmarino.
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