Intermezzo sulla lettura
Questa volta è Patrizia a scrivere di libri, e oggi ci presenta il suo ricettario più fidato.
Il contaminuti. Libro di cucina per la donna che lavora, Feltrinelli 1967
Questo bel volumetto di Elena Spagnol, ricchissimo di ricette e consigli con un tono colloquiale e assolutamente non prescrittivo, mi ha insegnato un sacco di cose basilari e nel contempo un approccio “easy”, del genere: non strafare, utilizzare gli avanzi o quello che c’è in casa, semplificare i procedimenti.
Ad esempio dice: i cuochi, che non hanno altro da fare, usano…; noi, che altro da fare ne abbiamo eccome, usiamo invece…
Benchè le ricette – anni 60! – siano un po’ ispirate alla cucina francese (panna, maionese, burro), hanno sempre l’obiettivo della semplificazione e suggeriscono alternative a certe regole culinarie ritenute imprescindibili ma che fanno perdere troppo tempo o che sono troppo difficili.
Ha anche il pregio di dare spiegazioni dettagliatissime sugli alimenti e sugli attrezzi da cucina, senza dare niente per scontato e senza usare quel linguaggio da iniziati che risulta tanto irritante in certi libri di cucina di oggi.
Nel tempo ho accumulato una quantità di ricettari di ogni genere, e il mio modo di cucinare si discosta parecchio dalle ricette della Spagnol, però non ne ho trovato un altro che mi offra il suggerimento giusto quando ne ho bisogno.
(La foto è di Patrizia)