Polpettine con patate e piselli

Ingredienti per 2 persone

  • una patata grande
  • mezza scatola di piselli
  • un uovo
  • un cucchiaio di fecola
  • uno di farina di mais
  • uno di olio
  • sale
  • due foglie di salvia
  • parmigiano q.b.

Piselli e patate passati al passaverdura, salvia a pezzetti nell’impasto, fecola e farina rendono il tutto piuttosto sodo, sostituendo il pangrattato che ci va di solito.

Impanate con un po’ di farina di mais, leggermente spennellate di olio, con una foglia intera di salvia sopra ciascuna, le ho messe a crostinarsi in forno.

Buone e facili, se si fanno piccoline possono essere dei finger-food per l’aperitivo.

Polpette con quel che c’è

 dalla cucina di Patrizia…


Quante volte capita di avere in casa un po’ di questo e di quello, o avanzi della sera precedente, non sufficienti per un pasto, ma ideali per inventarsi qualcosa mettendoli insieme…?

Oggi  vi propongo le polpette di Patrizia. Buone e facili.

Per esempio, per 2 persone :

  • una patata grande
  • mezza scatola di piselli
  • un uovo
  • mezza busta di parmigiano grattugiato
  • un cucchiaio di fecola
  • un cucchiaio di farina di mais
  • un cucchiaio d’olio
  • qualche foglia di salvia
  • sale

Unire i piselli, scolati sciacquati e passati, con la patata schiacciata e la salvia a pezzettini. Mescolarvi un uovo sbattuto con sale e parmigiano, incorporare l’olio, la fecola e la farina finché l’impasto risulta morbido ma consistente.

Potete dare una forma di polpetta schiacciata o farne tante palline.

Rotolate nella farina di mais e spennellate di olio, si mettono in forno a fare la crostina.

Una foglia intera di salvia sopra ciascuna polpetta aggiunge profumo e decora.

Nel calendario di novembre

Polenta taragna e trota salmonata con panure aromatica

cal2016_11Ingredienti per 4 persone

Per la polenta:

  • 280 gr di farina di mais
  • 120 gr di farina di grano saraceno
  • sale, olio

Per le trote

  • 4 filetti di trota salmonata
  • una manciata di fiocchi di mais
  • mandorle, pistacchi, pinoli a piacere
  • qualche foglia di salvia
  • sale, olio

Mescolare le due farine ( in questo caso la proporzione è 70 % mais, 30 % saraceno) e cuocere la polenta taragna come una comune polenta. Quando è pronta, versarla su una superficie piana in uno strato omogeneo. Appena si sarà un po’ intiepidita ricavarne dei dischi di media grandezza con uno stampino dentellato. Tenere in caldo.

Tritare nel mixer i fiocchi, i semi e la salvia e spargere la panure sui filetti di trota, leggermente salati e oliati. Infornare su carta da forno a 180°per 15-20 minuti.

Servire i filetti di trota in piatti individuali, accanto ai dischi di polenta taragna.

Polenta taragna con sopressa e radicchio alle mele

IMG_7044Antipasto gustoso che può diventare un secondo piatto , aumentando le dosi.
La sopressa è un salume tipico del Vicentino; si può sostituire con la finocchiona toscana o con altro salame , purché di consistenza morbida e sapore intenso.
Ho assaggiato questo piatto la prima volta al ristorante dell’agriturismo Collalto di Marostica.

Ingredienti per 6 persone

  • 150 g di farina di grano saraceno
  • 350 g di farina di mais
  • olio d’oliva e.v.
  • un grosso radicchio di Verona
  • 3 belle mele asprigne
  • una manciatina di uvetta
  • 12 fette di sopressa

Fate una polentina con una parte di farina di saraceno e una parte di farina di mais. Prima di toglierla dal fuoco, aggiungete mescolando un cucchiaio colmo d’olio d’oliva.

Tagliate a listerelle il radicchio rosso di Verona, a fettine le mele ; stufate leggermente in padella con poco olio, aggiustate di sale, aggiungete qualche uvetta.

Mettete nei singoli piatti un mestolo di polenta da un lato, due fette di sopressa sovrapposte al centro, il radicchio con le mele dall’altro lato.

Non solo pane…

immagini e video ipad 7ott2014 2268Preparazioni con farine senza glutine

  • Polenta gialla o bianca di mais
  • Polenta taragna
  • Polenta nera di grano saraceno
  • Cecina
  • Crostino di mais
  • Galettes bretoni
  • Crespelle di quinoa
  • Chapati di riso
  • Tortillas

Fuori casa

Uno degli inconvenienti tipici di chi non può assumere glutine è la colazione, lo snack o la merenda fuori casa!
Quando gli altri prendono al bar cappuccino e cornetto, o se la cavano in viaggio con un pezzo di pizza o un panino … tu devi aver previsto, preparato e portato con te ciò che ti serve.
Dopo i primi momenti disorganizzati, si può riscoprire la buona abitudine di preparare lo spuntino, per sé e per tutti, come facevano le nostre mamme (e anche noi con i figli piccoli!) quando si andava in gita o si partiva per un viaggio, o quando si preparava la merenda per la scuola.
Nei momenti di fretta si possono mettere in tasca le barrette di frutta, i croccantini al sesamo, oppure i crackers di riso, che si trovano facilmente in commercio, e si possono mangiare dovunque, ma, quando è possibile, è più soddisfacente preparare in casa lo spuntino adatto.

Ecco qualche semplice e rapida preparazione :
• sfoglie di quinoa o di saraceno con fettine di prosciutto ( le sfoglie sono secche, quindi si adattano meglio al prosciutto crudo); mettetele a due a due, incartando ogni “panino” singolarmente con carta da cucina
• gallette sottili di riso/di mais/ai quattro cereali ( quinoa, riso, saraceno, sesamo) leggermente tostate, spalmate di miele non liquido, o di marmellata, e chiuse a due a due
• sacchettini di frutta secca ( albicocche, fichi, prugne ; le mandorle pralinate di Anna…)
• sacchettino di biscotti di Loredana

Se invece avete fatto il pane in casa, come suggerisce Mauro, il problema è risolto: preparatevi il vostro bel panino e buon viaggio!

immagini e video ipad 7ott2014 2273In casa
In casa possiamo accompagnare i piatti con qualcosa di più simile al pane, qualcosa di morbido, o croccante!
Alcune soluzioni sono a portata di mano nella cucina regionale italiana, come la polenta, la cecina (o farinata), le panelle, il crostino di mais ; altre si trovano nella tradizione bretone, come le galettes di grano saraceno.
Per sostituire il pane ho poi trovato utili indicazioni nei libri di cucina internazionale, in particolare della cucina povera e di strada : asiatica, africana e sudamericana, in cui il frumento viene pochissimo usato.
Qui propongo una selezione delle preparazioni più semplici da realizzare con gli strumenti delle nostre cucine. ( Le fonti principali a cui ho attinto, per alcune ricette non italiane, sono: “La cucina povera” di Huguette Couffignal, e “La cucina integrale” di Liliana Buonfino)

Polenta gialla o bianca di mais
Se volete una polenta rustica, usate la farina bramata ; altrimenti scegliete la varietà fioretto. Si possono anche mescolare insieme, dipende dai gusti.
In una pentola con abbondante acqua salata versare a pioggia tanta farina fino a veder leggermente addensare ( si rassoderà al punto giusto in cottura), mescolando di continuo con una frusta per evitare grumi. Quando fa le bolle, coprire e abbassare la fiamma. Di tanto in tanto mescolare con un mestolo di legno. Cuoce in circa 40 minuti. Prima di spegnere, versare un lungo filo d’olio. La polenta si versa su un tagliere di legno, o su una teglia o un piatto da portata ( in questo caso devono essere leggermente bagnati).
Se la volete usare morbida, come contorno, mettetela subito a cucchiaiate nei piatti individuali. Altrimenti, una volta freddata, si taglia nel modo desiderato, a fette o a dischetti per abbrustolirla, o a tocchetti per friggerla.
A me piace molto passata al forno, per fare la superficie croccante.

Polenta taragna
Lo stesso procedimento, ma con farina di granturco o mais (70%) mista a farina di grano saraceno (30%).

Polenta nera di grano saraceno
Con sola farina di grano saraceno, cotta con le patate, precedentemente lessate e schiacciate.

Cecina
La cecina è “importante“come presenza accanto ad altri piatti. Da riservare quindi ai giorni, o ai commensali, di grande appetito.

Crostino di mais
Si accompagna bene a verdure cotte tenute umide, come biete, broccoletti, cicoria, funghi.

Galettes di grano saraceno
Una galette semplice, senza condimento, può ben accompagnare piatti di verdura o carne.

Crespelle di quinoa
Per una crespella del diametro di 18-20 cm, 4 cucchiai colmi di farina di quinoa per un bicchiere d’acqua. Un pizzico di sale, un filo d’olio. Deve risultare un impasto molto fluido. Cuocere su una piastra da forno in strato sottile per mezz’ora da entrambi i lati.

Chapati di riso
Mescolare a mezzo chilo di farina di riso un pizzico di sale e acqua quanta ne occorre per avere un impasto consistente. Lavorare bene, lasciar riposare un’ora. Dividere in pezzi (7-9) e tirarli in sfoglie tonde e piatte. Cuocere dalle due parti a fuoco vivo sulla piastra. Una volta cotti, i chapati si possono mettere su una griglia a gonfiare.

Pane di legumi
Ammollare 500gr di piselli secchi in acqua fredda, poi tritarli o schiacciarli nel mortaio; unire 250gr di farina di riso, sale, pepe, semi di anice e di cumino e lavorare con le mani, aggiungendo acqua fino ad avere un impasto sodo. Dividere a pezzetti, tirare in sfoglie sottili con il mattarello e friggere.

Tortillas
Mescolare farina di granturco precotta e sale con un po’ d’acqua, quanta ne occorre per una pasta che si possa raccogliere in una palla morbida. Lavorarla per 5 minuti, poi dividerla in palle piccole e lasciarle riposare per 20 minuti. Appiattire in sfoglie rotonde, spianando col mattarello su una tavola infarinata. Cuocere velocemente dalle due parti in una padella non unta.

Droo tunisino
Mescolare 250gr farina di grano saraceno, mezzo bicchiere d’acqua, mezzo bicchiere d’olio, unendo un pizzico di sale e di zucchero. Sbattere bene. Lasciar riposare qualche ora. Versare in una teglia unta d’olio e cuocere in forno.


Ricette già pubblicate

Cecina

Galettes

Crostino di mais

Mandorle pralinate

Biscottoni al cioccolato

Ciambelline all’anice

Pane senza glutine

Crostino di mais con bastoncini di carote e finocchi

 dalla cucina di Loredana…


IMG_5642Loredana racconta che, quando era bambina, il crostino si cuoceva così : prima si faceva scaldare un mattone refrattario, poi si metteva la farinata direttamente sul mattone, che veniva avvicinato al fuoco del focolare. Quando si staccava dal mattone il crostino era pronto.

Ingredienti (per una grande teglia)

  • 500 gr di farina di mais fioretto
  • acqua calda salata
  • olio d’oliva e.v.

Impastare in una ciotola la farina con l’acqua finché non si ottiene un composto piuttosto sodo.

Oliare la teglia e disporre la farinata con le mani in uno strato alto circa 1cm. Lisciare la superficie e versare a filo un po’ d’olio.

Infornare a 200°, cuocere per 25 minuti circa.

In alternativa, si può disporre la farinata in piccole teglie individuali, della forma preferita.
Ideale con verdure cotte e crude, o con salame o formaggio fresco, sostituisce benissimo il pane.

Provate ad abbinarlo a delle crudités : bastoncini di carote e di finocchi, fettine di ravanelli…

Zuppa friulana di ortiche

dalle ricette di Auretta…


Paparot

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L’ortica è una delle più diffuse erbe spontanee che si usano in cucina; la si può trovare ai bordi dei prati, o sugli argini dei fiumi.

Ingredienti per 4 persone

  • 500 gr di ortiche
  • 2 spicchi d’aglio
  • 2 scalogni
  • 150 gr di farina di granturco
  • 2 l di brodo vegetale
  • olio extravergine di oliva
  • sale e pepe

Pulire e lavare la verdura, sbollentare velocemente in acqua salata, scolare dall’acqua in eccesso e tritare finemente.

In una pentola versare poco olio e far soffriggere gli spicchi d’aglio tagliati a pezzi; una volta dorati, eliminarli e far insaporire in quell’olio lo scalogno affettato sottile, quindi aggiungere le ortiche, versare un litro e mezzo di brodo e far cuocere per 5 minuti.

A questo punto versare poco per volta nella pentola la farina da polenta a pioggia mescolando accuratamente per evitare grumi. Riportare a bollore piano per 40 minuti mescolando di tanto in tanto, aggiungere ancora brodo se dovesse risultare troppo densa, regolare di sale e spolverare di pepe.
Servire calda.

(La fotografia riprende una porzione di immagine alla pagina 90 di “Le erbe”, di Ann Bonar, Edizioni della Specola, 1990)